L’appuntamento con la storia è datato mercoledì 5 febbraio 1986. Al Partenio, Italia e Germania Ovest si affrontano in un’amichevole dal sapore mondiale. Per gli azzurri di Bearzot, già qualificati ai prossimi Mondiali che si terranno in Messico in quanto campioni in carica, quello contro i tedeschi è un test da non sottovalutare: “Questa contro la Germania Ovest è una tappa di avvicinamento al Mondiale ed un’occasione per me per rivedere all’opera qualche giocatore che non vedo da tempo”. Per la città di Avellino, invece, è un sogno che si avvera: la Nazionale al Partenio. Prima di allora, nell’ottobre del 1980, c’era stata solo l’amichevole dell’Under 21 contro i pari età della Danimarca: finì 1-0 per gli azzurrini. Anche questa contro la Germania Ovest è un’amichevole, ma il Partenio ribolle d’entusiasmo. Sordillo, nativo di Dentecane e presidente della Federcalcio, spinge per far giocare la gara proprio ad Avellino, in un Partenio tirato a lucido per l’occasione. I biglietti sono messi in vendita otto giorni prima della gara. Nonostante non si tratti di una gara di qualificazione, sia le rivendite autorizzate che la stessa sede della società dell’Avellino, in galleria Mancini, sono prese d’assalto. Lo stesso succede davanti ai botteghini dello stadio, tanto da dover far intervenire le forze dell’ordine per sedare la bagarre. Affari d’oro soprattutto per i bagarini che monopolizzano sin da subito i biglietti delle Curve. Alla fine saranno 40.000 i tagliandi venduti. I giornali tedeschi danno risalto alla partita, etichettando gli azzurri come “Eroi con la pancetta” e “I Campioni del Mondo ormai invecchiati, sono solo delle comparse”. La Germania d’altronde non vince in Italia dal lontano 28 aprile 1929: Italia-Germania 1-2. Bearzot per la gara di Avellino non può contare su Paolo Rossi (stirato), out anche Tardelli, Giordano (ennesima bocciatura per l’attaccante napoletano), Di Gennaro e Scirea. Dentro Galderisi, con Ancelotti (tornato in Nazionale dopo due anni e mezzo di assenza) nel ruolo di regista, mentre a Tricella viene assegnato il ruolo di libero. Dopo le ottime prestazioni con la casacca irpina, De Napoli è elogiato anche dall’attuale allenatore della Nazionale, dopo l’ottima prestazione del centrocampista nella gara tra Italia U21 e i pari età tedeschi, gara giocata il giorno prima a Salerno: “Ho visto De Napoli in stato di grazia, ha vinto molti contrasti. È il migliore a centrocampo, ma non sono sorpreso. Lo sappiamo tutti quanto vale il ragazzo. Se dovessi registrare qualche defezione per il Messico, pescherei certamente dalla squadra di Vicini (tecnico dell’Under 21, ndr)”. Anche l’allenatore avversario Beckenbauer cerca conferme: “Giochiamo contro i Campioni del Mondo. Dunque occorre molta precauzione. L’Italia non mi sembra affatto più debole rispetto alla finale di Madrid. Sarebbe bello battere finalmente l’Italia”. Presente al Partenio anche Kim Jung-Nam, tecnico della Corea, venuto ad Avellino per spiare proprio l’Italia, avversaria dei coreani nei prossimi mondiali messicani.
La partita
Un’ora prima della partita la pioggia trasforma il terreno del Partenio in un vero pantano, con la squadra tedesca abile ad adattarsi meglio alle condizioni proibitive del campo. Nella prima mezz’ora è l’Italia a fare a partita, la squadra di Bearzot, infatti, passa in vantaggio al 21’. Baresi verticalizza per Altobelli, l’attaccante con un pallonetto supera Schumacher in uscita ma il suo tiro sembra destinato a perdersi sul fondo. Serena, che nel frattempo aveva seguito l’azione, in scivolata deposita in rete.
Immediata la reazione tedesca. Herget, al 37’, trova il pari grazie ad una perfetta punizione che s’insacca vicino al palo dell’immobile Galli. Nella ripresa Bearzot inserisce Vialli prima e Massaro dopo nella speranza di dare più freschezza alla squadra, ma senza grossi risultati. Su un campo ridotto ai limiti dell’impraticabilità, le due squadre sembrano adagiarsi sul risultato di parità. Ne segue una lunga fase senza grosse emozioni.
Al 74’, però, ecco la frittata. Fallo di Baresi su Briegel e conseguente calcio di rigore. Dal dischetto Matthaus spiazza Tancredi. È la rete della vittoria. Contro la Germania si materializza, così, la terza sconfitta consecutiva dopo quelle contro Norvegia e Polonia, mai successo nell’era Bearzot. Il tecnico, però, non sembra deluso: “Il campo alla distanza ha influito sul nostro rendimento. C’è stato un cedimento fisico prevedibile mentre i tedeschi sono cresciuti alla distanza. Nel primo tempo, quando il terreno di gioco era ancora accettabile, abbiamo regalato momenti di buon gioco. La seconda parte non la voglio nemmeno valutare. Nella ripresa si è giocato su un campo buono soltanto per coltivare il riso. Il pareggio era il risultato più equo”. La Germania, dopo 57 anni, ritorna a vincere in Italia. Beckenbauer: “Abbiamo ballato nei primi venti minuti contro una valida Italia, poi abbiamo registrato le marcature e non abbiamo avuto più problemi”. Uno dei pochi a sorridere è Serena, per l’attaccante juventino è il primo gol in Nazionale: “In Polonia avevo colpito un palo, qui ad Avellino ho fatto meglio. Peccato non sia servito”. Nonostante la sconfitta dell’Italia per la città di Avellino fu una giornata da ricordare. I biglietti polverizzati in breve tempo furono la dimostrazione di attaccamento alla Nazionale che nemmeno la pioggia, caduta abbondantemente prima e durante la gara, riuscì a fermare. Peccato che quella giornata aspetta ancora un seguito.
Avellino, Stadio Partenio
Mercoledì 5 febbraio 1986, ore 14:40
Italia-Germania Ovest 1-2
ITALIA: Galli 5,5 (46′ Tancredi 6), Bergomi 6, Cabrini 6, G. Baresi 6, Vierchowod 6, Tricella 5,5, Conti 5,5 (46′ Vialli 6), Bagni 5 (84′ Galderisi s.v), Serena 6, Ancelotti 7, Altobelli 6 (68′ Massaro 6). Allenatore: Bearzot.
GERMANIA OVEST: Schumacher 6, Bucwald 6, Herget 6,5, Foster 6,5, Augenthaler 6, Rolff 6, Matthaeus 6,5, Allofs 5 (46′ Grundel 6), Magath 5, Rumenigge 6. Allenatore: Beckenbauer
ARBITRO: Igna (Romania) 6
MARCATORI: 21′ Serena (IT), 37′ Herget, 75′ (rigore) Matthaeus
SPETTATORI: 35.822 paganti per un incasso di 549.852.000.
NOTE: Giornata fredda e di piaggia, terreno al limite della praticabilità per via del fango. Ammoniti: Rolff e Serena. Calci d’angolo 5-2 per i tedeschi.