Ferdinando Miniussi: il portiere dei record dell’Avellino 1972/73

Ci sono record che passano alla storia, altri invece che passano in secondo piano. L’Avellino del 1972/73 impressiona il panorama calcistico per gli innumerevoli numeri che conquista, la squadra allenata da Giammarinaro infrange record che, con la vittoria a due punti, non sono stati più superati. Nella vecchia serie C a venti squadre l’Avellino è il club che ha collezionato più punti in assoluto: 62. Senza dimenticare il record di vittorie che arriva a toccare la quota di 28 gare, di cui 10 in trasferta. Non passa alla storia invece il numero di vittorie in casa (18 su 19), il Lecce, principale rivale proprio dei lupi, riesce addirittura nell’impresa di vincerle tutte e 19, a testimonianza dell’impresa di quella squadra. Nell’estate del ’72 arriva in Irpinia un nuovo portiere: Ferdinando Miniussi. L’estremo difensore, classe ’40, è ormai agli sgoccioli della carriera. Dopo qualche stagione a fare la gavetta (Triestina, Fondi e ancora Triestina), nel 1964 arriva il grande salto quando viene ingaggiato dal Varese. Con la squadra lombarda disputa 15 gare in massima serie. Passa un anno ed ecco arrivare la svolta della carriera quando arriva la chiamata dell’Inter. In neroazzurro, però, non riesce a superare la concorrenza di Sarti, limitandosi a fare il dodicesimo. Questo non gli impedisce di vincere, da comprimario, lo scudetto della stagione 1965/66. Gioca da titolare una stagione nel Bari (1967/68), dimostrando di essere ancora un portiere di sicuro affidamento. Rientrato per fine prestito a Milano riesce a trovare più continuità (12 presenze), ma la dirigenza ha ormai visto in Bordon il portiere del futuro e decide di lasciare libero Miniussi.

Nell’Inter durante la stagione 1966/67

Torna brevemente a Trieste, prima di disputare tre stagioni in serie C con la maglia dell’Udinese (111 gare totali). Portiere straordinariamente alto per l’epoca (189 cm), dietro solo a Cudicini (191 cm), per via della sua statura non ha particolari problemi nelle uscite alte, mentre sui palloni bassi trova qualche difficoltà nel distendersi, anche per via di quel pizzico di reattività che gli avrebbe fatto fare ben altra carriera. Dopo la sconfitta di Lecce alla 16 giornata, l’Avellino scivola al terzo posto a due punti proprio dai pugliesi. La doppietta di Ferrari (15’ e 50’) stende i lupi, e rafforza la convinzione che sono proprio i giallorossi la squadra da battere. L’Avellino non demorde e a piccoli passi inizia la sua scalata verso la B. La squadra di Giammarinaro, dopo Lecce, anella solo risultati positivi. Batte il Trapani (1-0), pari con il Sorrento (0-0), altri due punti contro il Potenza (1-0), prima di impattare nuovamente contro la Pro Vasto (0-0). Il Partenio si dimostra ostico per tutti quando cade anche il Siracusa (1-0). Alla 22° arriva il pari di Matera (0-0), prima del rinvio della gara contro la Juve Stabia.

Una respinta di pugno di Miniussi

L’Avellino allunga i risultati utili consecutivi quando vince il derby contro la Salernitana (1-0), battendo la domenica dopo anche la Casertana (3-0). L’imbattibilità di Miniussi prende sempre più consistenza, ma rischia di vacillare nella trasferta di Chieti. Se l’Avellino esce con i due punti dalla trasferta teatina, deve ringraziare proprio Miniussi che neutralizza un rigore di Cavicchia e allunga a oltre 800 i minuti d’imbattibilità. Nel recupero della 23 giornata, contro la Juve Stabia, arriva la quarta vittoria consecutiva (1-0). La porta di Minussi arriva, così, a toccare dieci gare consecutive senza subire reti. Le favole, però, hanno sempre una fine. Questa è datata 1° aprile 1973 e non è un pesce d’aprile. Nella trasferta contro la Turris, l’Avellino non solo esce sconfitto, ma vede interrompere anche l’imbattibilità di Miniussi quando l’attaccante Jancarelli, al 19’ del primo tempo, viola la porta irpina dopo 959’ minuti. Dopo quasi tre mesi Miniussi vede un pallone alle sue spalle.

Turris-Avellino 2-1. La rete di Jancarelli che mette fine, dopo 959 minuti, all’imbattibilità di Miniussi

L’Avellino dopo la sconfitta di Torre del Greco si rialza prontamente, prima agguanta il Lecce e poi lo supera definitivamente, mettendo la promozione in cassaforte dopo la vittoria nello scontro diretto. Miniussi chiude la stagione con 15 reti subite (0,40 a partita), di cui solo 7 incassate nel girone di ritorno. L’Avellino 1972/73 entra nella storia, così come Miniussi che diventa il portiere dei record grazie ai suoi 959’ minuti senza subire reti.

Nell’Avellino dei record
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