Il finale della stagione 1976/77 è alquanto convulso. L’Avellino di Viciani prima e Baldini poi è ancora invischiato per non retrocedere. Mancano due giornate al termine e la classifica non sorride agli irpini. Insieme all’Avellino, a quota 31 punti, ci sono Rimini, Spal, Palermo e Catania, poi il Brescia a 30, il Modena a 29, la Ternana a 28 e il Novara a 26. Al Partenio, alla 37° giornata, arriva il Modena. Per Lombardi e soci è la partita che può valere una stagione. La settimana che precede la gara però è funestata da un evento tragico. Giovedì 9 giugno 1977, ore 20:50. I due calciatori Claudio Cavalieri, difensore, e Massimo Nobile, centrocampista, si stanno recando a Cassino per far visita ad un amico. All’altezza di San Nicola la Strada, la BMW 3000 con a bordo i due atleti si schianta contro un pilone di un cavalcavia. I due calciatori muoiono sul colpo. La Polizia Stradale intervenuta sul luogo della sciagura non rileva tracce di frenata, così come le gomme della potente auto non presentano lesioni. Purtroppo non ci sono nemmeno testimoni che possono chiarire l’incidente.
Probabilmente la vettura, trovata ad oltre un metro d’altezza al di sopra del guard-rail, ha urtato contro qualcosa per poi spiccare il tragico volo. Per recuperare i corpi ed estrarli dalla vettura, accartocciata fino a diventare un ammasso di un metro e mezzo di lunghezza, i Vigili del Fuoco hanno lavorato a lungo con la fiamma ossidrica. Anche l’opera d’individuazione ha richiesto tempo. Nobile, ex Nocerina, è stato riconosciuto dall’intervento di un agente della polizia stradale, nativo di Nocera Inferiore. Claudio Cavalieri, classe ’54, era cresciuto calcisticamente nella Roma, con cui aveva vinto un campionato Primavera. Promosso in prima squadra nella stagione 1974/75, era riuscito a ritagliarsi un piccolo spazio (2 presenze in serie A e 4 in Coppa Italia) sotto la guida del Barone Nils Liedholm. Poi, nel 1975, il passaggio al Brindisi (4 presenze), prima di approdare in Irpinia (5 presenze prima della sciagura) nell’affare che portò Musiello nella capitale.
Massimo Nobile, classe ’54 anche lui, era cresciuto nell’Omi Roma. L’Avellino l’aveva preso dopo un buon biennio nelle fila della Nocerina. Mediano spinta, mezzala all’occorrenza, aveva disputato 14 incontri con la casacca biancoverde. Le salme dei due calciatori vengono portate inizialmente nel cimitero di Bellona (CE), per essere sottoposte ad esame autoptico, per poi essere trasportate nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura di Roma dove vennero celebrati i funerali.
Quando la notizia si diffonde nel paese casertano, quasi tutti i cittadini si recano al cimitero per portare un fiore o recitare una preghiera per i due giovani calciatori e per dimostrare la vicinanza ai familiari. “E’ un duro colpo per noi – furono le parole del capitano Facco – quei ragazzi erano i più giovani e i più amati della squadra”. In un clima surreale l’Avellino impatta contro il Modena (1-1), ma la salvezza per Lombardi e company giungerà solo nell’ultima di campionato.