La stagione 1992/93 sta svolgendo al termine. È l’annata del mesto ritorno in serie C1 dopo i gloriosi fasti della serie A e della serie B. Dopo un lungo ed emozionante ventennio (1972-1992) i lupi si ritrovano nuovamente a disputare il torneo di terza serie. Nonostante i proclami estivi (“Torneremo in serie B immediatamente” dirà il presidente Tedeschi) l’Avellino non riesce mai a candidarsi seriamente alla promozione. La vittoria vale ancora due punti, i play off non esistono ancora. In serie B vanno le prime due e tra queste non ci sono i lupi. Il derby di ritorno arriva alla 30° giornata, l’Avellino ormai ha ben poco da dire, la Salernitana, invece, arriva al Partenio ancora con una flebile speranza di promozione: Palermo p.41; Acireale e Perugia p.37; Giarre p.35; Salernitana 34; Avellino e Casertana 32. Per Fresta e company è l’ultima occasione per chiudere il campionato nei migliori dei modi. Chi si aspetta un derby alla “camomilla” tra due squadre deluse deve ricredersi. Nonostante una fitta pioggia caduta sul Partenio per tutti i 90’ minuti, è stato un derby caldo. Lombardi affida Pisano e Matticari a Parisi e Miggiano, Marasco in cabina di regia e il tandem Fresta-Paradiso in avanti. Inizia bene la Salernitana: al 15’ lancio in verticale di Pisano per Matticari, Negretti in uscita sventa l’incursione. Al primo vero affondo, però, l’Avellino passa in vantaggio. Marasco pesca Fresta solo in area, l’attaccante supera Genovese ma sulla linea Grimaudo ribatte la conclusione, sulla respinta il più lesto è ancora Fresta che ribadisce in rete. La Salernitana reagisce prontamente ma le conclusioni di Matticari (29’) e Lombardo (30’) terminano a lato, mentre al 41’ Negretti neutralizza una conclusione di Pisano. Nella ripresa i granata intensificano la manovra. L’Avellino si difende con ordine, ma al 50’ ringrazia Negretti che sventa alla grande una conclusione di Fratena. Vista l’impossibilità a penetrare nelle fitte maglie biancoverdi la Salernitana tenta la via del tiro dalla distanza. Landi tenta la conclusione almeno quattro volte ma trova sempre un attento Negretti. Il finale è infuocato. Ciambrotti espelle prima Miggiano (80’) poi manda negli spogliatoi anche Ferrara (85’). L’Avellino stringe i denti e chiude ogni varco agli ultimi disperati tentativi granata. E’ la vittoria più bella della stagione. Lombardi al termine della partita elogia i suoi ragazzi: “Il risultato odierno ci ripaga, almeno parzialmente, di qualche delusione. La mia squadra ha vinto meritatamente perché ha dimostrato orgoglio e determinazione”. Per Fresta, la quinta rete in stagione è sicuramente la più importante: “Sapevamo quanto fosse importante questo derby per i nostri tifosi e abbiamo dato il massimo per accontentarli. All’andata avevo soltanto sfiorato la rete della vittoria, oggi ce l’ho fatta. Non si può sempre sbagliare”. La squadra di Lombardi chiuderà la stagione in sesta posizione.
Avellino, 2 maggio 1993, 30° giornata
Avellino-Salernitana 1-0
Avellino: Negretti 7,5, Parisi 6,5, De Marco 6 (75’ Sconziano s.v.), Pecchia 7, Miggiano 6,5, Parlato 7, Voltattorni 6, Ferraro 6, Fresta 7, Marasco 6,5, Paradiso 6 (51’ Carsetti 6). In panchina: Visconti, Voria, Barbera. All. Lombardi
Salernitana: Genovese, Grimaudo, Fattori (46’ Fratena), Somma, Ferrara, Landi, Tudisco (46’ Caramel), Lombardo, Matticari, Strada, Pisano. In panchina: Efficie, Affuso, Santaniello. All.: Sonzogni.
Arbitro: Ciambrotti di Empoli
Marcatore: 27’ Fresta
Note: Giornata fredda con pioggia battente. Spettatori totali 5.000 circa; paganti 3.170 per un incasso di 50.745.000 lire; abbonati 1.304. Ammoniti: Parisi, Grimaudo, Miggiano, Ferrara. Espulsi: Miggiano (80’), Ferrara (85’).