Avellino-Bologna 2-0 (1980/81): la vittoria della rinascita

“Per noi il terremoto incomincia oggi”, sono le parole dell’amministratore delegato ma presidente a tutti gli effetti Antonio Sibilia alla vigilia della delicatissima gara tra Avellino-Bologna. Sono passati poco più di due mesi da quel fatidico 23 novembre 1980, e Avellino si sforza a immaginare che tutto è come prima, o quasi. Si cerca, o almeno ci si prova, ad un graduale ritorno alla normalità. Dopo due mesi la squadra di Vinicio, dopo l’esilio al San Paolo di Napoli, ritorna a calcare l’erba del Partenio. Anche Sibilia non sta nella pelle: “Con il calcio ad Avellino torna la vita vera. Nelle nostre zone c’è soltanto il calcio come svago. Sino ad ora la nostra gente poteva parlare solo di guai e di lavoro, ora si torna a parlare anche di sport”. Dopo la gara vittoriosa contro l’Ascoli, coincisa con il giorno della sciagura, Vignola e company, almeno inizialmente, accusano il colpo. Sconfitte nelle trasferte contro Pistoiese (1-2) e Udinese (4-5), vittoria contro il Catanzaro (1-0) e due importanti pareggi contro la Juventus (1-1) e a Milano contro l’Inter (0-0). Alla 14° giornata la classifica, complice anche i fatidici 5 punti di penalizzazione, vede i biancoverdi nei bassifondi della classifica: Udinese 10; Ascoli 9; Avellino 8; Perugia 7. Per il gran ritorno del calcio giocato ad Avellino, contro il Bologna Sibilia spera nell’aiuto dei tifosi: “Voglio vedere se il nostro pubblico risponderà. Con il Bologna avremo la prova se il calcio ad alto livello in Irpinia ha ancora motivo di esistere”. Per attirare più gente allo stadio la società attua prezzi ridotti. Le tribune passano da 20 a 15 mila lire, i distinti da 12 a 8. Le curve, invece, rimangono a 3500 lire (“Quelle sono ridotte da sempre” dirà il “Commenda”). Nonostante tutte le difficoltà del momento, Sibilia ha sempre garantito puntualità nei pagamenti: “La società ha sopportato bene i danni del terremoto. Non esistono arretrati nei pagamenti, anche se voglio avere un prestito da mezzo miliardo dalla Lega. Se battiamo il Bologna, i giocatori riceveranno un premio di due milioni a testa, premio che comprende anche il pagamento del pareggio con l’Inter. Qui ci vogliono soldi, non chiacchere. Con il Catanzaro fu un disastro (poco più di 15 milioni d’incasso, ndr). Ho avuto un danno di almeno 30 milioni. Con la Juventus (176 milioni d’incasso con 36.910 paganti, ndr) ho potuto recuperare bene. Con il Bologna pretendo di fare il pieno”. La zona del Partenio è ancora un cantiere, dentro e fuori si vedono ancora le tende dei pompieri. Per la gara del 25 gennaio arrivano i permessi, così come vengono ultimati i lavori di riparazione. Il Partenio ritorna agibile. Per la gara contro il Bologna, Vinicio non può contare su Juary (stiramento del collaterale mediale del ginocchio), oltre a Piga e Di Somma squalificati e Giovanonne infortunato. Il tecnico brasiliano, però, vuole regalare un sorriso ai suoi tifosi: “L’assenza di Juary è grave, ma cercheremo di recuperare aumentando i nostri sforzi. Siamo in difficoltà, però reagiremo. La squadra è forte. Noi dobbiamo solo salvarci. Non possiamo non sfruttare l’occasione di giocare davanti al nostro pubblico. Dobbiamo dare coraggio ai tifosi”.

La Curva Sud in azione

La partita si incanala subito sui binari giusti, complice anche la rabbia che gli irpini mettono in campo. Il Bologna soffre sin dai minuti iniziali non rendendosi mai seriamente pericoloso nell’arco dei 90 minuti. A siglare il vantaggio dei verdi, al 23’, ci pensava Massa. Cross di Valente respinto dalla difesa bolognese, sul pallone si avventava Ugolotti che di testa serviva Massa, la punta avellinese trovatosi solo davanti a Zinetti lo batteva con un tocco felpato. Poco dopo è Ugolotti a rendersi pericoloso, ma il suo tiro dal limite dell’area veniva bloccato da Zinetti. Nella ripresa il Bologna cercava in tutti i modi di agguantare il pareggio. Prima Pileggi sciupava da buona posizione, poi Bergamo non assegnava un rigore per un fallo di Venturini ai danni di Colomba, limitandosi ad assegnare una punizione dal limite.

1-0 Massa

Scampato il pericolo, l’Avellino, al 77’, raddoppiava in una classica azione di contropiede. Criscimanni triangolava con Massa, il centrocampista batteva in velocità gli statici difensori bolognesi, Zinetti usciva alla disperata ma Criscimanni indovinava l’angolo giusto con un preciso tiro di esterno sinistro. Era la rete che metteva la parola fine all’incontro. Per la squadra di Vinicio, il più contento negli spogliatoi al termine della gara, è il quarto risultato utile consecutivo: “Grazie ragazzi, mi avete dato una grossa soddisfazione”. I due punti conquistati permettono ai biancoverdi di distanziare il Perugia, sempre ultimo a quota 7 punti, e di portarsi ad un solo punto dalle terzultime. Sibilia: “Ora possiamo continuare a credere alla permanenza in serie A. Avevo programmato 10 punti per l’andata, li abbiamo conquistati”. Anche Massa, un gol ed un assist, crede nella salvezza: “Sono felicissimo. Ho dimostrato che a 32 anni posso ancora essere utile all’Avellino. Vedrete, ci salveremo”. La partita è stata seguita con particolare patema. I volti tesi del fischio d’inizio si sono trasformati in occhi lucidi e facce commosse. La gente d’Irpinia si è aggrappata anche a questa vittoria per continuare a sperare, per ritrovare per qualche ora attimi di gioia, sorrisi dimenticati. “La volontà dimostrata dagli uomini di Vinicio, il loro desiderio di riscossa, di vincere, sono gli stessi che animano tutti gli irpini. La nostra gente vuole riprendere al più presto il suo ritmo regolare di vita. La presenza di tanti spettatori allo stadio costituisce un monito per tutti, anche per noi politici. Dobbiamo fare in modo che l’Irpinia risorga presto e bene”, è la firma del sindaco Giovanni Pionati.

2-0 Criscimanni

23 gennaio 1981, 14° giornata

Avellino-Bologna 2-0

Avellino: Tacconi, Ipsaro, Beruatto, Valente, Cattaneo, Venturini, Ferrante, Criscimanni, Ugolotti, Vignola, Massa (79’ Limido). In panchina: Di Leo, Marcucci, Stasio, Repetto. All.: Vinicio

Bologna: Zinetti, Benedetti (54’ Vullo), Zuccheri, Paris, Bachlechner, Sali, Pileggi, Dossena, Garritano, Eneas (74’ Fiorini), Colomba. In panchina: Boschin, Fabbri, Gamberini. All.: Radice.

Arbitro: Bergamo di Livorno

Marcatori: 23’ Massa, 77’ Criscimanni

Spettatori: Cira 20 mila (7.529 paganti più 11.933) per un incasso di 34.575 mila lire.

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