Avellino 1984-85: le maglie usate in campionato

Nella stagione 1984/85 l’Avellino parla sempre di più sudamericano. Alla già collaudata coppia Diaz-Barbadillo, si aggiunge il tecnico argentino, ma naturalizzato italiano, Angelillo. Campionato sofferto, prerogativa degli irpini, con la squadra che ottiene la sua salvezza a due giornate dal termine. Nella stagione 1984/85 cambia nuovamente anche lo sponsor. Sulle maglie di Colomba e compagni appare uno dei marchi più emergenti del periodo: i succhi di frutta Santàl del gruppo Parmalat. A fare da intermediario alla trattativa ci pensa De Mita. Tanzi è il patron della Parmalat, conserva latte e succhi in un contenitore chiamato Tetrapak. Investe parecchio in sponsorizzazioni, con un occhio alla politica. Democristiano convinto, amico intimo di De Mita, arriva al punto di aprire anche una fabbrica a Nusco. Per venire incontro ai continui problemi economici che affliggono la società, Tanzi versa 800 milioni di lire, e la Santàl rimane impressa sulle maglie verdi per due anni.

Le maglie verdi 1984-85: scollo a V bianco; scollo e colletto biancoverde; girocollo biancoverde

Al suo secondo anno da sponsor tecnico la Ennerre decide di personalizzare le casacche della squadra. La prima maglia rimane pressoché immacolata, quella bianca e le altre usate durante la stagione subiscono stravolgimenti anche nei colori sociali, con l’introduzione del giallo, mai visto prima sulle casacche irpine, che entra nella prima volta sulle divise della squadra. Per la stagione 1984/85 vengono usati tre tipi di maglie verdi. La versione a manica corta prevede uno scollo a V bianco, mentre le due usate con la manica lunga si differenziano tra di loro solo per lo scollo. Una è a girocollo biancoverde, mentre l’altra ha lo scollo a V e il colletto biancoverde. Entrambe hanno degli inserti biancoverdi sui polsini.

Le maglie bianche: scollo e colletto verde; girocollo e colletto verde. La maglia stile “Ajax” e quella gialla

Molto elaborata è anche la seconda maglia usata durante la stagione. La classica maglia totalmente bianca viene utilizzata poche volte, solo tre (di cui una in quel memorabile Atalanta-Avellino 3-0;3-3). La maglia è bianca con sponsor verde, cambia solo lo scollo: una si presenta a V e colletto verde, mentre l’altra ha il girocollo e il colletto verde. Il bianco e il verde, invece, si mixano perfettamente in altre tre maglie proposte dalla Ennerre durante la stagione. La prima divisa ci riporta indietro negli anni ’70: maglia stile “Ajax”, con scollo a V e colletto verde. Maglia usata per l’esordio in campionato (0-0 contra la Roma) e nelle trasferte contro l’Inter (2° giornata) e il Torino (26°). Per l’ultima di campionato (Verona-Avellino) viene proposta una maglia bianca con una banda orizzontale verde nella parte superiore, scollo a V e colletto verde, sponsor e numero sempre verdi. Nelle tre gare precedenti (27°-29°), invece, l’Avellino era sceso in campo con una maglia verde con banda orizzontale bianca nella parte superiore. Maglia con la quale i lupi scesero campo all’Olimpico di Roma, ottenendo contro la Lazio la vittoria della definitiva salvezza. La stessa tipologia di maglia era già stata riproposta nelle gare di Coppa Italia, maglia che però era sprovvista di sponsor.

Le maglie con la banda orizzontale nella parte superiore

Per la prima volta viene introdotta anche la maglia gialla. Nella trasferta di Milano contro il Milan, gara persa 2-0, l’Avellino scende in campo con una maglia con scollo a V e colletto giallo, banda verticale biancoverde, pantaloncini e calzettoni verdi. Maglia che verrà indossata solo in quella gara e riproposta nella successiva stagione nella sola trasferta di Udine.   

La maglie usate in campionato durante la stagione 1984/85
error: Il contenuto è protetto